location_onSesto Fiorentino, Firenze 15 marzo 2025
“Quello che stupisce anche noi è che precipitazioni di questa intensità e persistenza arrivino nei mesi più freddi, in cui solitamente c’è meno energia e il mare è più freddo” spiega Claudio Tei, ricercatore del Consorzio Lamma con sede proprio a Sesto Fiorentino. “Anche a febbraio - aggiunge abbiamo avuto un’alluvione all’isola d’Elba, fenomeni che normalmente si sviluppano in autunno” Nella sala operativa del consorzio Lamma ci spiegano che nell’area fiorentina da inizio anno siamo già arrivati a 400mm, contro una media annuale di 800mm. A incidere la maggiore energia in gioco, legata anche al fatto che la temperatura del mare sia di 1-2 gradi sopra la media del periodo. Rispetto all’alluvione del 66 quello che la causò fu una perturbazione di stampo autunnale. Il parallelismo può però essere fatto per gli accumuli. “Nel Mugello - spiega l'esperto - abbiamo raggiunto molto simile a quella del 66. Per far sì che l’Arno aumenti di livello tanto da esondare c’è bisogno che le precipitazioni siano persistenti e insistenti non solo sul Mugello ma anche sul Casentino.” Intervista: -Claudio Tei, ricercatore-meteorologo del Lamma-CNR
Insight: Alluvione in Toscana marzo 2025




























