location_onGenova 27 giugno 2021
Il ministro del lavoro Andrea Orlando è stato contestato oggi al suo arrivo allo stabilimento genovese di Acciaierie d’Italia. Alcuni dipendenti lo hanno accolto al grido di "vergogna" ai cancelli della fabbrica. I dipendenti lamentano il silenzio del governo in una vertenza sindacale che non è riuscita finora ad evitare il ricorso alla cassa integrazione ordinaria da parte dell’azienda. I lavoratori ritengono lo strumento illegittimo in quanto il settore dell’acciaio non attraversa alcuna crisi di mercato. Dopo tre giorni di sciopero la settimana scorsa, culminati in tafferugli con la polizia davanti alla prefettura, i siderurgici hanno deciso stamattina di proseguire lo stato di agitazione. Per il momento, i metalmeccanici hanno espresso la volontà di tornare in fabbrica, ma si dicono pronti a nuove forme di protesta nel momento in cui dovessero arrivare le prime lettere di messa in cassa integrazione ordinaria, che scatta ufficialmente oggi. Poche ore prima, Orlando ha incontrato gli enti locali e le rappresentanze sindacali di FIM-CISL e UILM-UIL: la FIOM-CGIL ha deciso di non partecipare all’incontro, giudicato tardivo. Previsto per l’8 Luglio un tavolo al Mise con Acciaierie d'Italia e sindacati, a cui è attesa la partecipazione dello stesso Orlando.















