location_onGangi, Palermo 24 agosto 2021
"Occhi bruciati, zoccoli saltati," mammelle annerite e pelo reso ispido dal fuoco: gli animali sono stati, insieme alle piante, le vittime innocenti degli incendi che hanno devastato la Sicilia quest'estate. A soffrire con loro, gli allevatori che per passione e per lavoro se ne prendono cura. Attenuatasi l'emergenza, Antonio Raspante deve fare i conti con i drammatici effetti di lungo periodo dei roghi. Gestisce un allevamento estensivo nei pressi di Gangi, e mostra in che stato le fiamme hanno ridotto i terreni e le sue mucche: alcuni dei suoi vitelli ha dovuto abbatterli, tanto era lo strazio nel vederli soffrire. Ora lo aspettano i costi della ricostruzione. Solo per i recinti, calcola che gli serviranno oltre 40mila euro, sempre che i suoi vicini investano altrettanto per ripristinare i confini tra i terreni. Per non parlare del foraggio, i cui prezzi - prevede - "saliranno alle stelle." Le fiamme sono avanzate con tale velocità che non c'è stato nulla da fare per proteggere i terreni, dice. Circondata da campi anneriti, rimane una struttura in mattoni. Protezioni alle finestre hanno impedito che il fuoco divampasse anche lì. Raspante ha dedicato la sua vita ai suoi animali, e la passione non gli manca, ma non vede futuro. "Se io potessi," conclude, "venderei tutto."





























