location_onMelendugno, Lecce 4 aprile 2017
Nuova giornata di presidio al cantiere di Melendugno. Marco, attivista Notap dichiara: "Quest'opera è stata imposta senza delle consultazioni popolari (...) la paura che vedo è la mancanza di democrazia". L'attivista Notap ricorda anche i metodi che hanno segnato la costruzione della tap in altri paesi, raccontando: "come si è comportata la tap in grecia, dove è entrata nei terreni dei contadini senza autorizzazioni"e afferma, alla luce di questo:"noi continueremo a bloccare i lavori". Gianluca, altro attivista Notap, mette in risalto la pericolosità di quest'opera poiché: "le emissioni di questa nuova centrale andrebbero a sommarsi a quelle già presenti" nell'intero territorio pugliese, dove si registra un'altissima incidenza tumorale.





























