location_onMonterenzio, Bologna 26 maggio 2023
Dopo l'alluvione che l'ha colpito, il comune di Monterenzio è un paese spezzato. La strada principale è interrotta e le frazioni che lo compongono sono divise, raggiungibili solo con percorsi alternativi molto complicati, e i residenti sono stati colpiti da danni e frane anche gravi. Per riconnettere il tessuto sociale di questo territorio lacerato, un gruppo di signore abituate a fare da mangiare alle feste di paese si è mobilitato per garantire tutti i giorni la consegna di un pasto caldo a chi è in difficoltà dopo l'alluvione. Fanno parte dell'associazione Bisano è, ma tutti le conoscono come "Le ragazze di Bisano". Attorno alla loro cucina, allestita con fornelli di fortuna vicino a un benzinaio dismesso, si è creata così una vera e propria rete che mette insieme protezione civile, la Pubblica Assistenza di Monterenzio (che prepara tanti pasta anche nelle sue cucine), e tanti privati e aziende che donano continuamente cibo. In questo modo si garantiscono circa 70 pasti al giorno durante la settimana e 110 nei weekend, per alluvionati, sfollati, volontari e anche per i vigili del fuoco. "Abbiamo scoperto paesaggi che non sapevamo - racconta Vanessa Salvini - siamo arrivati dai primi sfollati non riconoscendo più le nostre montagne. Ci sono signore che vengono a dare una mano nonostante abbiano spalato fango in casa loro". "Siamo delle volontarie, la nostra paga e gratificazione - sottollinea Patrizia Naldi - è che quando arriviamo in questi posti dove c'è gente che ha perso tutto e dei volontari li stanno aiutando, strappiamo qualche sorriso a tutti".
Insight: Alluvione in Romagna maggio 2023




























