location_onCalenzano, Firenze 10 dicembre 2024
"Noi si lavora in sicurezza, si deve lavorare in sicurezza. Noi si segue una procedura prima di iniziare a caricare che se non la segui con la giusta sequenza non ti dà il consenso di poter caricare." Sono le parole di un amico di Vincenzo Martinelli, una delle vittime dell'esplosione nel deposito Eni di Calenzano. I due si erano sentiti al telefono alcune ore prima dell'incidente. "Lui si è reso conto di qualcosa, ma non ha avuto il tempo di reagire", aggiunge, riferendo il racconto di un altro lavoratore rimasto ferito nell'esplosione. "Non conosco persone migliori", il suo ricordo dell'amico.





























