location_onBronte, Catania 29 agosto 2024
"Gli altri crateri che negli ultimi decenni hanno preso il sopravvento, cioè Bocca Nuova, il cratere di sud est e quello di nord est sono tutti molto giovani, appartengono al 900. La voragine fino a quel periodo era attiva in modo discontinuo invece negli ultimi anni, in particolare da luglio ad adesso, ha preso il sopravvento, è diventata lei la protagonista dell'attività eruttiva dell'Etna, tanto che i suoi prodotti stanno distribuendosi lungo i fianchi, andando a riversarsi anche nei crateri più vicini. Probabilmente il condotto della voragine è il condotto centrale del vulcano". A dirlo Marco Neri, dirigente di ricerca Ingv e vulcanologo, che aggiunge: "Le lave eruttate dalla voragine sono finite dentro i crateri che hanno creato una sorta di tappo di lava solido quindi fino a quando i condotti non riescono a liberarsi del detrito rappresentano un potenziale pericolo perché quetso "stappamento" dei crateri potrebbe avvenire con delle esplosioni. Bisogna approcciarsi all'area sommitale con estrema prudenza". Interviste: Marco Neri - Dirigente di ricerca INGV e Vulcanologo
Insight: Etna




























