location_onFirenze 12 maggio 2022
Ieri sera un terremoto di magnitudo 3.7 è stato registrato tra i comuni di Impruneta e San Casciano in Val di Pesa, in provincia di Firenze. E’ dal 3 maggio che la zona è interessata da una sequenza sismica con una profondità di 10 km, tipica dei terremoti appenninici. Non è niente di anormale. La zona del Chianti ha sperimentato nel tempo diversi eventi sismici. Gli annali ricordano il sisma del 1895, noto come il Grande Terremoto di Firenze, con una magnitudo stimata di 5,4 gradi Richter. Altri terremoti si sono verificati nel 1911, nel 1959, infine nel dicembre 2014. “Ogni sequenza è differente dalle altre ma non mi meraviglierei se, come è accaduto nel 2014, anche questa andasse avanti per settimane se non per mesi, chiaramente sempre con queste magnitudo”, afferma Massimo Della Schiava, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze. “Piccole magnitudo ci dicono che le faglie che si attivano sono di piccole dimensioni. Più di questa magnitudo, al momento, non può accadere”. Non ci sono legami tra i terremoti del Chianti e quelli registrati in centro Italia, come il sisma di Amatrice o de L’Aquila. Le faglie che li generano sono infatti diverse tra loro. Le faglie del Chianti possono generare una magnitudo di massimo 5 gradi Richter, mentre le faglie nel centro Italia hanno dimensioni notevoli in grado di produrre eventi sismici con una magnitudo di 6-7 gradi Richter . Intervista: Massimo Della Schiava, ricercatore Dipartimento Scienze della Terra Università di Firenze





























