location_onLipari, Messina 2 dicembre 2021
I tecnici dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno installato un sensore per la rilevazione di anidrdide solforosa (SO2) sull'isola di Vulcano, dove gli elevati flussi di gas nocivi stanno preoccupando residenti ed amministrazione. Si tratta di un dispositivo importantissimo, in quanto "associato ad un rischio per la popolazione" ha detto sul posto Giuseppe Salerno, Responsabile dell'Unità Funzionale Vulcanologia e Geochimica dell'INGV. "Analizzando i dati, si riesce a calcolare la quantità di SO2 che viene emessa" dalla nube vulcanica," ha aggiunto. L'installazione del sensore, avvenuta giovedì 1 Dicembre, ha inoltre "importanti implicazioni per quanto riguarda l'attività del vulcano stesso perchè è proprio una riflessione della risalita di magma dal profondo." L'operazione è parte di un più ampio ampliamento della rete multiparametrica di monitoraggio sismico, geofisico e geochimico dell'INGV sull'isola. A Vulcano è invigore una zona rossa che delimita un'area intorno al porto ed al Cratere della Fossa in cui è vietata la permanenza dalle 22 alle 6. Parte della popolazione è già stata evacuata.
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